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Scaffale sinodale
Diocesi di Cefalù @ All Right Reserved 2020
In questa sezione troverete alcuni testi e letture suggeriti sul tema della Sinodalità e sul Sinodo.
In ascolto e in dialogo per una Chiesa sinodale
Il sogno si è ormai fatto realtà.
Dopo tre anni di cammino sinodale (2020-2023), si è giunti all’Assemblea sinodale.
I Sinodali saranno chiamati a confrontarsi e, in modo corresponsabile, a operare scelte pastorali impegnative per il bene della Chiesa locale sull’unità pastorale sinodale, sull’itinerario catechetico per i sacramenti dell’iniziazione cristiana e l’evangelizzazione della fede popolare.
Essi, dal mese di ottobre 2023, avranno, inoltre, la facoltà di votare le proposte presentate, la cui fonte è costituita dalla documentazione, che qui viene riprodotta, proveniente dai lavori assembleari delle diverse realtà diocesane.
Ecco il Documento Sinodale, frutto della fase di consultazione di tutto il Popolo di Dio che è nella Chiesa di Cefalù.
Il testo che viene offerto alla lettura del popolo di Dio che è nella Chiesa di Cefalù rappresenta il cammino compiuto nella I Fase del Sinodo diocesano (preparatoria-formativa), dalla vigilia dell’Indizione del Sinodo diocesano (27 ottobre 2020) con la conferenza a cura di Padre Salvatore Vacca ofmCapp. sul tema Chiesa di Cefalù, cosa dici di te stessa? alla Statio Ecclesiae Cephalocensis a Pollina (12 giugno 2021), presieduta da S.E.Card. Marcello Semeraro.
L’aspetto che ha caratterizzato i lavori di questa I Fase del Sinodo diocesano, riconosciuta da tutti come un’esperienza positiva, è stato costituito dall’attuazione di una concreta sinodalità: un reciproco ascolto, una condivisione e un dialogo che ha visto coinvolti ministri ordinati, consacrati e laici, in condizione – diciamo così – di par condicio.
Ognuno dei partecipanti ai momenti formativi valeva uno: nessun protagonismo; non solisti e coro, ma solo coro; nessuno aveva l’ultima e decisiva parola. La diversità delle sensibilità e delle esperienze non ha impedito che, proprio grazie all’ascolto vicendevole, oltre che al metodo di lavoro adottato, si potesse convergere su posizioni condivise.
È stato interessante raccogliere l’eco positiva dell’esperienza di sinodalità espressa dai partecipanti alle Assemblee, ai Laboratori e ai Webinar.
Il volume, che raccoglie gli atti di un convegno promosso su indicazione dei vescovi dell'Emilia-Romagna, prende in esame il tema della sinodalità in senso teologico, cioè come dimensione che indica il modo in cui il popolo di Dio accoglie il dono della rivelazione divina, lo comprende pienamente e lo traduce nella prassi e nell'azione pastorale. Già nell'ambito biblico questa capacità di comprendere la parola di Dio è affidata sia all'intero popolo eletto, sia ad alcune persone che al suo interno rivestono una particolare autorità. La relazione tra queste due identità è però variegata e complessa, al punto che viene declinata in modi parzialmente differenti nelle varie tradizioni bibliche. La complessità di questa relazione si sviluppa ulteriormente a partire dal II secolo, quando l'accentuazione dell'autorità personale rispetto a quella di tutto il popolo prende piede, per giungere attraverso alterne vicende fino ai giorni nostri.
Il documento che qui offriamo al lettore italiano affronta uno dei temi di maggiore importanza non solo nel dialogo attuale tra le chiese ortodossa e cattolica, ma anche nel complesso dibattito interno a ciascuna di esse: il modo in cui si articolano primato e sinodalità, a tutti i livelli, locale, regionale e universale. Non si tratta tecnicamente di un testo di consenso, ma di uno studio storico e teologico su come, nel corso di due millenni di storia delle chiese, forme di governo sinodali e forme primaziali si sono formate e consolidate, sono state in tensione ma anche in feconda interazione. Il Gruppo di lavoro misto ortodosso-cattolico Sant'Ireneo è nato nel 2004, per iniziativa dell'Istituto ecumenico Johann Adam Möhler di Paderborn, con il fine di aiutare e affiancare il dialogo teologico ufficiale tra ortodossi e cattolici. Vi fanno parte teologi cattolici e ortodossi che hanno deciso di intraprendere liberamente un percorso di studio per approfondire gli aspetti più problematici che ancora dividono le loro chiese.
Il tema della sinodalità è diventato decisamente attuale da quando papa Francesco lo ha definito come uno degli orizzonti verso cui deve sentirsi orientata una Chiesa missionaria in uscita. La ritrovata centralità del tema può però far leva sui risultati di una riflessione teologica e canonistica che, con alterne vicende, non è mancata nei decenni post-conciliari. Il recente documento della Commissione Teologica Internazionale offre sul tema un'autorevole sintesi di quanto è stato elaborato in questi anni. Esso si presenta anche come motivo di rilancio della riflessione. I commenti offerti al testo della Commissione sono di aiuto a comprenderne il senso e la portata e offrono anche spunti per ulteriori sviluppi teorici e pratici. Contributi di Gualtiero Bassetti, Piero Coda, Aldo Martin, Cristina Simonelli, Riccardo Battocchio, Roberto Repole, Alessandro Giraudo, Severino Dianich, Simone Morandini, Serena Noceti, Alessandro Clemenzia.
La sinodalità, che è tra i temi centrali del magistero di papa Francesco, viene indagata in questo libro a partire dalla prassi collegiale delle prime comunità cristiane nel Nuovo Testamento. Svolgere un Sinodo non significa tanto cedere alla prassi democratica, quanto dichiarare la fedeltà della Chiesa alla propria vocazione; in altri termini, il tema della Chiesa sinodale è correlato al sensus fidei del popolo di Dio e al suo valore sociale. La radice profonda della difficoltà di rapporto fra i diversi soggetti ecclesiali che oggi si vive nella comunità cristiana va ricercata innanzitutto nell'inefficace assimilazione e attuazione del principio di ministerialità, come realtà riguardante non solo i ministri ordinati, ma tutta la Chiesa. Solo così ogni credente, nel camminare e decidere insieme, potrà sentirsi «pietra viva» nell'edificazione dell'unico Corpo di Cristo, che è la Chiesa.
Il volume approfondisce la categoria della sinodalità nei suoi risvolti trinitari ed ecclesiologici e nelle sue implicazioni pastorali e canoniche. La prima parte consente di sviluppare una riflessione teologica che, all'interno di un orizzonte trinitario, coinvolge tutti i membri della comunità ecclesiale chiamati a camminare insieme sotto la guida dello Spirito Santo. Grazie soprattutto al magistero di papa Francesco, la sinodalità rappresenta una categoria teologica di grande attualità e di capitale rilevanza all'interno del processo di comprensione e di azione ecclesiale che va esplicato in una realtà multiculturale, globalizzata, in continua evoluzione. La seconda parte del volume tematizza ulteriormente la sinodalità in quanto categoria che non può prescindere dall'ambito teologico-pastorale e da quello giuridico-canonico; questi diversi livelli di comprensione consentono di tradurre le implicazioni storico-esistenziali di una riflessione sulla sinodalità quale cammino di maturazione del popolo di Dio.
Per secoli l'odegetica è stata insegnata nei seminari come quella sezione di temi teologico-pastorali riguardanti il governo e la guida della Comunità cristiana. La necessità di una aggiornata riflessione odegetica si impone da sé alla luce dell'autocomprensione che la Chiesa ha sviluppato a partire dal magistero del concilio ecumenico Vaticano II, che fu convocato con l'obiettivo di "aggiornare" la dottrina cattolica e la vita della Chiesa in relazione ai mutamenti sociali e culturali propri della modernità: è evidente come anche la guida pastorale che ne scaturisce abbia bisogno di comprendersi e di configurarsi in riferimento al medesimo contesto. La questione che ha istruito la ricerca è così riassumibile: che significa guidare in questo nostro tempo una comunità cristiana? Il ministero della guida, infatti, funziona come una sorta di intelaiatura di raccordo tra vari elementi della riflessione speculativa e della prassi ecclesiale: tali elementi aprono un vasto arco di indagine, perché spaziano dallo specifico del ministero ordinato ai caratteri dell'ecclesiologia, dall'antropologia e più in generale dalla cultura e dalle relazioni di cui vive un gruppo umano all'analisi dei dati biblici relativi al nostro tema, essi stessi particolarmente ricchi e complessi, difficilmente riducibili o riconducibili ad un unico filone di ricerca.
Questo volume raccoglie i risultati del progetto di ricerca sulla sinodalità che ha impegnato, per quattro anni, una ventina di teologi e teologhe di sette istituzioni accademiche italiane.
Una ventina di teologhe e teologi di sette istituzioni accademiche italiane (facoltà teologiche del Triveneto, di Sicilia, Pugliese, dell’Italia Centrale, dell’Emilia Romagna, dell’Italia settentrionale e l’Istituto Universitario Sophia, con il sostegno del Servizio nazionale per gli studi superiori di teologia e di scienze religiose della Conferenza episcopale italiana) hanno lavorato insieme per quattro anni a un progetto di ricerca sulla dimensione sinodale della chiesa e sulle pratiche ecclesiali di sinodalità.
Un percorso sviluppato fra il 2015 e il 2019, articolato in sei seminari e un convegno finale (Padova, 12 aprile 2019), che offre oggi al pubblico i suoi contributi nel volume Sinodalità. Dimensione della chiesa, pratiche nella chiesa, curato da Riccardo Battocchio e Livio Tonello.
Un sinodo o concilio (i due termini sono sinonimi) è il luogo in cui ogni volta si forma un nuovo consenso dei credenti. Questo avviene quando la novità della storia impone di comunicare il vangelo in modo diverso dal passato. Fu questo il senso del concilio ecumenico Vaticano II, celebrato cinquanta anni fa, lo stesso senso del sinodo che recentemente ha riformulato la disciplina cattolica sulla famiglia. La prassi sinodale è tuttavia antica e risale alla stessa chiesa primitiva. Da sempre infatti - anche se il principio verrà formulato fra tarda età antica e Medioevo - nella chiesa «ciò che interessa tutti deve essere discusso da tutti». Ma quale sarà il futuro della prassi sinodale?